L’apertura internazionale

La valorizzazione della dimensione internazionale rappresenta un elemento fondamentale per il rafforzamento dell’identità, della reputazione e dell’attrattività dell’Ateneo.
Peraltro, la cooperazione e il confronto, oltre che il dialogo interculturale, sono radicati nella cultura del nostro territorio, come emblematicamente espresso da una figura di riferimento per l’Ateneo e per la nostra Regione, quale Padre Matteo Ricci. Nella sua Prefazione al Mappamondo, stampato a Pechino nel 1602, evidenziava: «Io, Matteo, poco intelligente, nel tradurre questa carta del Cielo e della Terra, non oso dire di colmare l’esperienza! Ciascuno dovrà farsela da solo. Desidero indegnamente offrire questa carta a tutti coloro che, sopra, portano il Cielo sovrano su di sé e, sotto, premono i sandali sull’augusta Terra».

L’identità di Ateneo europeo è un nostro punto di partenza imprescindibile e fondamentale, per accrescere le collaborazioni con le altre realtà a livello globale. Tra queste vanno ricordate le aree in cui già Macerata vanta una tradizione plurisecolare di collaborazione ed in cui ha una reputazione fondata sull’integrazione e sul dialogo. Dalla Cina (grazie all’operato del nostro Istituto Confucio modello) e l’Oriente, al Mediterraneo meridionale ed ai Paesi di lingua araba, all’area ionico-adriatica, agli Stati Uniti e alla Russia: la nostra Università può contribuire a costruire percorsi di dialogo e di pace. Questo è ancor più importante nell’attuale situazione geo-politica.
Potenziare e valorizzare le collaborazioni strategiche nel contesto sia europeo sia globale dovrà essere uno degli obiettivi chiave del nostro Ateneo, nei prossimi anni. Ciò consentirà di migliorare l’attrattività di UniMC, non solo come destinazione di studio, ma anche come partner, per una estesa cooperazione nel settore della didattica, della ricerca e dell’innovazione, con ricadute benefiche sia interne (sulla Comunità accademica), sia esterne (sul territorio, locale come pure nazionale).

Dal punto di vista della didattica, reputo importante:

  • favorire percorsi maggiormente orientati all’attrattività degli studenti internazionali, in termini di offerta in lingua, iniziative speciali (ad es. summer school, international student competition, progetto x-culture, etc..), flessibilità nella costruzione dei piani di studio, nuovi accordi e titoli doppi e multipli, che consentano di valorizzare il plurilinguismo e il confronto interculturale;
  • potenziare le attività di networking e reclutamento internazionale, già avviate con la costituzione dell’area internazionalizzazione e di un apposito ufficio, in modo da rafforzare il trend positivo di attrazione di studenti stranieri e migliorare ulteriormente il tasso di internazionalizzazione (in costante crescita, come rilevato tra gli altri da classifiche nazionali come quella del CENSIS);
  • continuare a investire sulle opportunità di studio all’estero oltre che sul supporto ai nostri giovani in mobilità in paesi stranieri, in tutte le fasi del percorso di formazione;
  • supportare il Centro Linguistico di Ateneo nella promozione di iniziative interne ed esterne fondate sul plurilinguismo, e al contempo assicurare la valorizzazione e l’integrazione dei collaboratori esperti linguistici nella nostra Comunità accademica;
  • rafforzare l’internazionalizzazione della “Faculty”, grazie a programmi strutturati e sistematici di visiting dall’estero, oltre che di mobilità in uscita dei nostri ricercatori e docenti;
  • utilizzare in modo flessibile i contratti per l’affidamento di incarichi di docenza in materie strategiche e molto specialistiche nei singoli corsi di studio, valorizzando il contributo offerto dai visiting e forme di co-teaching, ove utili.

Dal punto di vista della ricerca, ritengo fondamentale:

  • favorire la partecipazione a consorzi e progetti collaborativi promossi dall’Europa. Si tratta di straordinari strumenti di conoscenza reciproca, di rafforzamento delle competenze dei ricercatori, di valorizzazione delle eccellenze locali;
  • potenziare i servizi di supporto al plurilinguismo, come il proofreading;
  • incrementare la partecipazione a network di riferimento su scala europea e globale, attraverso cui sviluppare un confronto sistematico su tematiche di miglioramento e di rafforzamento della ricerca;
  • favorire un percorso consapevole, inclusivo e partecipato, di confronto con le migliori realtà internazionali, attraverso il ranking.

Da ultimo, ma non per importanza, un aspetto trasversale dell’internazionalizzazione riguarda il miglioramento dei servizi dedicati agli studenti internazionali e in mobilità temporanea, così come ai docenti e agli studiosi provenienti da altri Paesi. Occorre qualificare e semplificare l’accoglienza (residenzialità in primis, ma anche servizi di segreteria) e gli aspetti burocratici connessi alle mobilità o alla permanenza a Macerata. E’ importante rendere chiara e completa la comunicazione attraverso i siti e i canali istituzionali, nelle lingue principali. Il personale va formato e dotato degli strumenti adeguati alla promozione, all’insediamento, alla gestione sia degli studenti e delle studentesse in ingresso sia dei visiting. Eventi di valorizzazione di questa identità, sulla base delle migliori esperienze estere (es Global engagement initiatives) possono rappresentare momenti di promozione delle relazioni internazionali a beneficio dell’intera Comunità universitaria e del territorio, come già avviene per la Festa dell’Europa.

Un’azione immediata

Avviare nuovi strumenti che creino sinergia tra ricerca, didattica e dimensione internazionale, come i bandi per “Global research assistant programs”, attraverso i quali docenti e ricercatori possano beneficiare del supporto di nostri giovani studiosi (inclusi dottorandi e studentesse/studenti dei corsi di laurea magistrale) per lo svolgimento di progetti di ricerca dal respiro internazionale.

Un progetto ambizioso

Aderire alla “European Alliance initiative” della Commissione Europea che promuove e supporta finanziariamente la concreta implementazione di partnership di eccellenza.
L’obiettivo è quello di creare un campus inter-universitario internazionale che valorizzi l’identità e la vocazione dell’umanesimo ed in cui gli studenti e tutto lo staff possano beneficiare di mobilità all’estero per formarsi, fare ricerca, lavorare ed avere servizi condivisi, ed in cui si possano sviluppare curricula di studio flessibili, inclusivi ed innovativi.