L’innovazione nella governance

Un’Università dalla tradizione antica come Macerata può porsi traguardi ambiziosi, sfidanti, in cui ciascun membro della nostra Comunità possa identificare il proprio quotidiano contributo.
Il raggiungimento di tali obiettivi è condizionato dalla capacità, attraverso un’azione di governo chiara e condivisa, di mantenere sempre alti il senso di appartenenza all’istituzione, la coesione, l’armonia, la serenità.
Intendo fare della trasparenza, del coinvolgimento diffuso e del presidio degli ambiti strategici i tre cardini fondamentali della governance di Ateneo.

Trasparenza

Una governance trasparente implica la creazione di un modello snello di condivisione e partecipazione delle decisioni che consenta di valorizzare l’autonomia dei Dipartimenti e al contempo assicuri unità ed armonia di azione. In questa logica, tutti i documenti di programmazione, oltre a quelli che sintetizzano le decisioni degli organi di governo e di presidio dei processi di qualità, unitamente alle relazioni dei Pro-rettori e delegati, dovranno essere resi consultabili in modo semplice e immediato da parte di tutta la Comunità accademica.

Coinvolgimento diffuso

Intendo creare una struttura di Pro-rettrici/rettori e delegate/i su tematiche prioritarie, che possa riflettersi – in ciascun Dipartimento – in corrispondenti deleghe, così da ottimizzare i meccanismi di coordinamento.
I singoli Pro-rettrici/rettori di Ateneo formano altrettante Task force con i corrispondenti delegati di Dipartimento, allo scopo di co-creare e presidiare lo sviluppo di azioni ed iniziative in modo congiunto, condiviso, chiaro e trasparente. Essi valorizzano il dialogo costante con gli altri organi di Ateneo (es. Consiglio degli Studenti o Comitato Unico di Garanzia).

A fronte della flessibilità di consultazione e lavoro delle Task force, reputo essenziale garantire un timing trasparente di incontri che preveda, prima delle riunioni mensili degli organi:

  • incontro con i Direttori dei Dipartimenti;
  • incontro con i Pro-rettrici/rettori e i delegate/i di Ateneo.

La calendarizzazione di tutte le riunioni “ordinarie” degli organi centrali e dei Dipartimenti, rese snelle dalle opportunità offerte dalle piattaforme telematiche, è funzionale ad una fluidità elevata delle comunicazioni e del processo decisionale.

Presidio degli ambiti strategici

Intendo formare una squadra in grado di presidiare costantemente le aree strategiche di sviluppo dell’Ateneo, attraverso Pro-rettrici/rettori. A questi si aggiungono delegate/i per ambiti di rilevanza elevata.
Il gruppo verrà individuato sulla base sia delle competenze specifiche delle persone coinvolte, sia della necessità di attivare nuove energie e nuovi contributi alla governance, sia – soprattutto – in funzione dell’attitudine al lavoro in gruppo, alla condivisione, all’ascolto e al dialogo. Reputo questi requisiti essenziali per garantire che Pro-rettrici/rettori e delegate/i si facciano portavoce delle esigenze di tutto l’Ateneo in modo inclusivo, solidale, responsabile.
Nel valorizzare il connubio autonomia-responsabilità, intendo delegare loro potere decisionale e di firma per tutte le questioni “amministrative ordinarie” di loro responsabilità.

Pro Rettrici/Pro-Rettori

  1. Didattica (valorizzazione della didattica di qualità, sviluppata con metodi e strumenti avanzati, al fine di acquisire una visibilità e riconoscibilità dell’Ateneo nello spazio europeo alla didattica; promozione di una didattica “inclusiva” che consenta agli studenti di sviluppare al meglio il proprio potenziale, nel rispetto delle particolarità e delle diversità di ciascuno; sviluppo e promozione delle strategie di educazione digitale);
  2. Ricerca (sviluppo unitario della ricerca di Ateneo; promozione del dialogo fra le diverse discipline; sostegno alla partecipazione a bandi competitivi nazionali e internazionali e a progetti in partenariato con enti pubblici e privati e con altri Atenei nazionali e internazionali; promozione delle iniziative volte a valorizzare il raccordo tra attività di ricerca, didattiche e di terza missione);
  3. Terza Missione (valorizzazione del contributo di UniMC per lo sviluppo sostenibile ed innovativo del territorio; potenziamento della collaborazione con enti pubblici e privati, anche sulla base delle esigenze del tessuto socio-economico del territorio; promozione del public engagement; partecipazione alle iniziative di innovazione sul territorio);
  4. Sviluppo internazionale e global engagement (sviluppo degli accordi internazionali; potenziamento dei flussi di mobilità studenti e docenti in entrata ed in uscita; attrazione internazionale; identificazione delle buone pratiche europee; sviluppo delle reti internazionali; relazioni con le istituzioni europee; reputazione e politiche di valorizzazione dei talenti internazionali, ranking internazionali);
  5. Diritto allo studio e cura degli studenti (cura della filiera dei servizi agli studenti; valorizzazione delle politiche per la tutela del diritto allo studio; coordinamento, monitoraggio e supporto delle strutture e dei servizi a favore delle persone con disabilità e con disturbi specifici dell’apprendimento; politiche di orientamento e placement);
  6. Miglioramento continuo e programmazione (razionalizzazione dei processi e semplificazione organizzativa; presidio del processo di accreditamento continuo delle sedi, della ricerca, della didattica, della Terza Missione e del dottorato, in coordinamento con pro-rettorato e deleghe attinenti).

Deleghe specifiche

  1. Valorizzazione del patrimonio umano e culturale di Ateneo (promozione del senso di appartenenza all’Ateneo della Comunità universitaria; valorizzazione delle professionalità esistenti; individuazione dei nuovi fabbisogni formativi della risorsa umana; cura delle azioni di benessere nei luoghi di lavoro; sviluppo delle iniziative conviviali e di confronto, di condivisione della conoscenza delle eccellenze);
  2. Valorizzazione del plurilinguismo e del multiculturalismo (sviluppo integrato del Centro Linguistico di Ateneo e dei servizi linguistici interni ed esterni alla comunità, inclusi i percorsi per la lingua italiana a supporto del processo di inclusione multiculturale; valorizzazione dei collaboratori esperti linguistici; sviluppo di iniziative a supporto della vocazione multiculturale di Ateneo);
  3. Rapporti con il Territorio e con le Istituzioni (promozione dei rapporti con le istituzioni politiche nazionali e locali; promozione e consolidamento dei rapporti con la Città anche con riferimento ai processi di rigenerazione urbana e valorizzazione degli spazi aggregativi per la Comunità studentesca; sviluppo delle reti di collaborazione con altri Atenei, centri di ricerca, poli culturali locali; presidio delle politiche per le aree interne);
  4. Presidio VQR – Valutazione della Qualità della Ricerca (guida il percorso della VQR in coordinamento con pro rettorato alla Didattica, alla Ricerca e alla Terza Missione);
  5. Dottorato e valorizzazione dei talenti (politica di valorizzazione delle opportunità di crescita e di carriera per i giovani, incluso il dottorato di ricerca e le altre opportunità di finanziamento della carriera da fonti interne, nazionali ed internazionali; tutela dei diritti dei giovani ricercatori; orientamento, placement e supporto psicologico);
  6. Inclusione, contrasto alle disuguaglianze e ai divari (sviluppo e promozione della inclusione a tutti i livelli, sia per gli studenti, sia per tutte le risorse umane di Ateneo; sviluppo delle politiche volte a contrastare il gender gap; promozione delle politiche di reclutamento inclusive; promozione di misure e soluzioni per contrastare tutte le forme di disuguaglianze e divari, in coordinamento con il CUG);
  7. Sviluppo e coordinamento del Sistema Bibliotecario di Ateneo (promozione dello sviluppo del sistema bibliotecario di Ateneo; valorizzazione del personale bibliotecario; valorizzazione delle iniziative a supporto della innovazione delle politiche di didattica innovativa, di ricerca, di terza missione);
  8. Formazione degli insegnanti (presidio dei percorsi di accesso, formazione continua e reclutamento degli insegnanti);
  9. Welfare, sostenibilità e sport (rafforzamento delle linee di intervento in tema di Welfare, di sostenibilità ambientale e individuale, di benessere sociale; valorizzazione delle buone pratiche e stili di vita di cui l’Ateneo si fa promotore, in particolare nell’ambito dello sport);
  10. Comunicazione interna e promozione dell’identità (assicurazione della qualità, tempestività ed efficacia dei flussi di comunicazione interna, tra tutte le strutture e la Comunità accademica);
  11. Strategia di comunicazione e promozione dell’«Umanesimo che innova» (coordinamento per l’elaborazione e l’implementazione della strategia di comunicazione di Ateneo, in stretto sinergia con la delega sulla Comunicazione interna; coordinamento nell’utilizzo dei diversi strumenti di comunicazione disponibili; ottimizzazione della comunicazione per l’orientamento);
  12. Controllo di gestione e Bilancio (valorizzazione delle informazioni per il governo e la gestione snella dei processi);
  13. Politiche per la Sostenibilità (promozione della sostenibilità ambientale, economica, sociale in Ateneo; cura della comunicazione della Responsabilità sociale diffusa);
  14. Spazi e infrastrutture (definizione dei modelli d’uso e gestione del patrimonio esistente; manutenzione e sviluppo degli spazi; progetti di edilizia);
  15. Innovazione digitale, servizi ICT, sistema informativo, progetti strategici e speciali (coordinamento dei processi di innovazione digitale, in ambito infrastrutturale e di impostazione del sistema informativo integrato di Ateneo);
  16. Excellence in Research (promozione delle politiche della ricerca europea e dello spazio europeo dell’alta formazione; implementazione e monitoraggio della strategia Excellence in Research).

Intendo inoltre prevedere delegati ad hoc, per lo sviluppo delle relazioni culturali, scientifiche, di ricerca e didattica, in coordinamento con tutti i Pro-Rettori, per aree geografiche di alto interesse (es. Adriatico e Balcani, Medio Oriente e Mediterraneo, Africa, Cina e Asia, Europa ed Eurasia).
Saranno, infine, indicati docenti “Responsabili” di ambiti specifici, attraverso cui assicurare un dialogo costante con attori del territorio o istituzioni di particolare rilievo.

Un Advisory board internazionale
Vorrei formare un Advisory board di grande caratura scientifica, in grado di supportare la riflessione sui cambiamenti e sulle dinamiche della ricerca e della didattica in ambito nazionale e internazionale. Penso a un supporto agile, ma di spessore, che possa affiancarci nella periodica revisione del piano strategico e nell’affrontare le nuove sfide che abbracciano il sistema universitario.